Ripartizione direzioni del vento -
Direzione prevalente
:
NW 3,6%
0,1
0
0
0
0
0
0
0
0,5
2,2
0,5
1,5
0,1
0
3,6
0
Direzione prevalente secondo la "Rosa dei Venti":
Libeccio 3,9 %
Distanze percorse dai venti -
Totale: 2,7 Km
- Dir. prev.
NW 1,4 Km
0
0
0
0
0
0
0
0
0,2
0,6
0,2
0,2
0,1
0
1,4
0
Distanza prevalente percorsa secondo la "Rosa dei Venti":
Maestrale 1,4 Km
Precipitazioni (mm)
Attuale
nc
Max
nc
Rain R. (mm/h)
Totale
0,0
Oggi
Totale
0,0
Questo mese
Totale
230,8
Quest'anno
Legenda:
Temperatura: esprime il grado d'agitazione delle molecole d'aria, impiegando
una grandezza scalare chiamata appunto 'grado'. In Italia viene
correntemente impiegato il 'grado centigrado', detto anche 'grado
Celsius', il cui simbolo è: °C. Tale unità di misura è definita
in modo che i valori 0°C e 100°C corrispondano rispettivamente
al punto di fusione e al punto d'ebollizione dell'acqua a
pressione atmosferica normale.
Punto di Rugiada (Dewpoint): il valore di temperatura (in °C) a cui l'aria dovrebbe essere
raffreddata (a pressione costante) per raggiungere il 100% di
umidità relativa, ovvero, per saturarla di vapore.
Indice di calore (Heat Index): utilizza la temperatura e l'umidità relativa per determinare la
sensazione di calore dell'aria. Quando l'umidità è bassa, la
temperatura apparente sarà minore della temperatura dell'aria,
dal momento che la traspirazione evapora rapidamente e raffredda
il corpo. Quando l'umidità è alta, la temperatura apparente
sembrerà più alta dell'attuale temperatura dell'aria, perchè la
traspirazione del corpo evapora più lentamente.
è un parametro usato
in agrometeorologia. Consiste nella quantità d'acqua (riferita
all'unità di tempo) che dal terreno passa nell'aria allo stato
di vapore per effetto congiunto della traspirazione, attraverso
le piante, e dell'evaporazione, direttamente dal terreno. È
spesso indicata nei manuali con la sigla ET.
è il peso di un 1
piede cubico o di un metro cubo di aria, è una rilevazione
importante utilizzata sopratutto in campo motoristico ed in
aviazione. Questo valore dipende dalla temperatura, dalla
pressione atmosferica, dall'umidità. L'altitudine è un'altro
fattore importante che ne determina il valore.
È un indice di
calore introdotto originariamente in Canada, ove è, ancora oggi
largamente impiegato. È utilizzato per descrivere il disagio
fisiologico che può verificarsi nelle giornate umide e calde.
Tale indice è sensibile in un intervallo di temperatura compreso
tra 20°C e 55°C. Al di fuori di tale intervallo, anche al
variare dell'umidità relativa, l'indice individua sempre le
classi estreme.
è una misura
semplice per l’intensità della radiazione UV del sole, che non
riusciamo a percepire ma comunque possiamo misurare. Con più
l’indice è elevato, con più intensa è la radiazione solare.
L’indice UV ci permette di meglio stimare l’intensità del sole e
di adottare le misure necessarie per proteggerci.
è misurata a terra su un
piano orizzontale ed è l’integrale giornaliero del flusso di
radiazione proveniente direttamente dal disco solare e di quella
diffusa dal cielo per effetto delle nubi e dei gas costituenti
l’atmosfera.
Umidità: il rapporto tra la quantità effettiva di vapore contenuto e la
quantità massima che quella massa d’aria potrebbe contenere
nelle stesse condizioni di temperatura e pressione. Tale
rapporto è solitamente espresso in punti percentuale. Valori
inferiori al 30% denotano la presenza di aria secca o poco umida,
mentre valori superiori al 70-80% sono indice di una notevole
umidità (ad esempio in caso di pioggia o di nebbia).
Pressione: potrebbe sembrare incredibile, ma un metro cubo d'aria, in
condizioni standard di pressione e temperatura, pesa quasi 1.3
Kg!!! La colonna d'aria che sovrasta la superficie terrestre,
concentrata per la maggior parte nella troposfera (i primi 15
Km), esercita quindi, col suo peso, una pressione che viene
chiamata appunto pressione atmosferica. L'unità di misura più
utilizzata dai meteorologi per esprimerne il valore è
l'ettopascal (hPa), o, equivalentemente, il millibar (mb).
Poiché la pressione atmosferica diminuisce con l'aumentare della
quota altimetrica, i valori pressori assoluti, registrati dalle
varie stazioni meteorologiche, vengono per convenzione
rapportati al livello del mare. In sostanza accade che, per
poter confrontare tra loro i dati rilevati da stazioni poste a
diverse altezze, ci si preoccupa di fornire un valore che sia
INDIPENDENTE dalla quota alla quale si è effettuata la misura.
Il valor medio della pressione atmosferica al livello del mare è
di 1013.25 hPa: le perturbazioni presenti nell'atmosfera
spostano masse d'aria di diversa natura (fredde e secche, calde
ed umide, etc.), provocando un'oscillazione di questo valore
dell'ordine delle decine di hPa.
Pioggia: l'unità di misura adottata è il millimetro, che equivale ad un
litro d'acqua per metro quadrato di superficie.
Venti: indica la direzione di provenienza del vento e la sua velocità.
Indice di raffreddamento (Wind Chill): quantifica la sensazione di freddo percepita dal nostro corpo a
causa dell'esposizione al vento. Una massa d'aria (con
temperatura inferiore rispetto a quella corporea) che investe la
pelle nuda, determina infatti una perdita di calore per
evaporazione che è tanto maggiore quanto più è elevata la
velocità del flusso d'aria stesso. Ciò comporta che il nostro
corpo percepisca una temperatura apparentemente inferiore a
quella effettivamente presente.
La temperatura di
bulbo umido o di bulbo bagnato è la temperatura più bassa alla
quale può raffreddarsi, mediante evaporazione, una massa d'aria
a pressione costante.